Come nasce l’abitudine di bere caffè latte?
C’è chi lo chiama caffè e latte, chi caffellatte tutto attaccato e chi caffè latte: comunque venga indicata, questa bevanda appartiene sicuramente alla tradizione italiana e costituisce la base di tante nostre colazioni. Sia che venga preparato a casa o servito al bar, il caffè latte deve anche essere distinto da alcuni “cugini” come il cappuccino e il latte macchiato. Ecco allora tutto quello che c’è da sapere su una delle bevande più care agli italiani.
Le differenze tra caffè latte, latte macchiato e cappuccino
Il caffè latte, a differenza del cappuccino, viene servito in un bicchiere di vetro e può essere preparato con latte caldo o freddo a seconda della stagione.
Le differenze tra caffè latte, cappuccino e latte macchiato, comunque, risiedono essenzialmente nella percentuale dei due ingredienti contenuta e nella presenza o meno della schiuma di latte.
Con il cappuccino, il caffè latte condivide le proporzioni tra latte e caffè ma, a differenza del primo, non contiene schiuma o crema di latte. Nel cappuccino abbiamo infatti ¼ di caffè e latte generalmente montato per creare la caratteristica schiuma in cima.
Il latte macchiato, rispetto al caffè latte, ha invece una percentuale minore di caffè che in questo caso serve solo per dare un tocco di gusto alla bevanda. Ma, come il caffè latte, viene servito in un bicchiere di vetro alto.
Come si prepara il caffè latte
Il caffè latte è la bevanda per la colazione che ben si adatta a ogni stagione, perché può essere servito caldo o freddo a seconda delle esigenze. Il caffè latte infatti può essere preparato con una capsula di caffè espresso Nescafé Dolce Gusto e latte caldo (o freddo a seconda dei gusti), mentre in estate può essere gustato completamente freddo.
In alternativa si può ricorrere alle comode capsule Nescafé Dolce Gusto Caffè Latte, il prodotto che i coffee creators Nescafé Dolce Gusto hanno ricavato dalla selezione di due miscele di Robusta dal carattere ricco, unendole alla morbidezza del latte in un perfetto equilibrio di delicate note di cereale.
Da dove nasce l’abitudine di bere caffè latte
I francesi lo chiamano caffè au lait, gli spagnoli il caffè con leche, noi italiani caffè latte.
Le origini del caffè latte sono legate necessariamente all’arrivo del caffè in Europa. La leggenda narra che un frate cappuccino, Marco d’Aviano, durante la disputa tra l’impero austro-ungarico e l’impero Ottomano tra la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII, per convincere le potenze europee a dare man forte agli austriaci contro l’invasore ottomano, avrebbe corretto il gusto troppo forte del caffè con del latte. Bevanda che poi fu soprannominata kapuziner, ossia cappuccino per via del suo ideatore.
Un’altra leggenda tramanda invece che verso la fine del XVII secolo, il titolare di una delle prime caffetterie viennesi, un tale Johannes Theodat, avesse iniziato a servire un caffè allungato con il latte. Un’altra ancora che, sempre verso la fine del ‘600 e sempre a Vienna, si iniziò a correggere il caffè con latte e miele, dando origine appunto al caffè latte.
La tradizione del caffè latte arrivò ben presto, quindi, anche a Venezia e poi in tutta Italia, e trattandosi di una bevanda più ricca e gustosa del solo caffè, fu subito adottata come colazione della mattina.