Il caffè come non ve lo hanno mai raccontato
Ci sono cose sul caffè che sappiamo tutti o quasi, ma la lunga vita della bevanda riserva racconti anche molto curiosi e poco noti. Partendo dalle classifiche e passando per la musica, direste mai che forse dobbiamo solo ringraziare delle capre per il nostro amato caffè?
Strano ma vero, non è l’Italia a detenere il primato di caffè pro capite: sorprendentemente in testa alla classifica c’è la Finlandia con 10,58 chili, a seguire troviamo la Danimarca e l’Olanda, mentre l’Italia è “solo” settima con un consumo medio annuo di “soli” 5,77 chili. Il motivo è presto spiegato: le modalità di consumo del caffè incidono sulla quantità finale. Le nostre tazzine di espresso necessitano effettivamente di una quantità minore di caffè rispetto al tanto amato caffè lungo dei coffee lovers nordici.
Cultura del caffè o caffè di cultura?
Questi divertenti versi arrivano direttamente da “Schweigt stille, plaudert nicht”, nota anche come “La Cantata del Caffè” (Kaffeekantate) di Bach. Fu rappresentata per la prima volta a Lipsia tra il 1732 e il 1735.
Evidentemente il caffè fa bene ai musicisti, perché a Beethoven piaceva talmente tanto che si dice preparasse il suo caffè contando meticolosamente 60 chicchi esatti per tazzina.
Spostandoci in Francia, il caffè era molto amato anche dagli Illuministi. Furono tutti grandi estimatori di questa bevanda, che pare li aiutasse a sostenere i loro lunghi dibattiti. Si narra che Voltaire fosse uno dei più accaniti bevitori con circa trenta tazze al giorno. Ma Honoré de Balzac, scrittore e drammaturgo, lo batteva di gran lunga con i suoi 50 caffè al giorno che pare alimentassero la sua ispirazione durante la scrittura.
Le leggende sulla scoperta del caffè
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